Donna De' Paradiso

E' un’opera drammatica che, pur essendo brevissima, è di non facile attuazione sia per il linguaggio sia per la particolare forma teatrale.
Infatti il linguaggio della Lauda è in italiano antico formato dalla mescolanza di vocaboli dotti, di latinismi e di parole quotidiane che, pur essendo talvolta di difficile comprensione, portano ad uno straordinario realismo scenico di grande impatto emotivo legato alla sincerità e alla profondità dei sentimenti.
La Lauda che viene proposta è una ricostruzione storica e filologica, fatta nel pieno rispetto della parola e dell’azione scenica secondo i canoni delle sacre rappresentazioni del 1200.
Il teatro umbro è il teatro sacro per eccellenza quello che riflette più di ogni altro lo spirito di rinnovamento religioso del 1200 che ha in San Francesco, nei Poverelli di Dio e nei Flagellanti gli esempi più eclatanti.
“Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi è il dramma più potentemente lirico di tutte le sacre rappresentazioni umbre.
In questa poesia in forma teatrale l’autore usa un linguaggio di straordinaria intensità e ricchezza emotiva che, senza nulla togliere alla dignità soprannaturale del tema, riesce a far comprendere il dramma della passione del Salvatore attraverso i sentimenti di una madre costretta ad assistere ai tormenti e alla morte del figlio. La prospettiva drammatica è originale ed umanissima, perché mette al centro non il dolore di Cristo, ma quello straziante e inconsolabile della Madonna.